Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sull’andamento dell’emergenza legata alla diffusione del Covid in Italia: aumentano i nuovi casi e i ricoveri.
Il monitoraggio del 4 novembre della Fondazione Gimbe evidenzia un considerevole aumento dei nuovi casi di Covid rispetto alla settimana precedente e un considerevole e preoccupante aumento dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva. Restano invece stabili i decessi.
Nuovi casi di Covid e ricoveri in aumento: il monitoraggio della Fondazione Gimbe
In particolare, nella settimana che va dal 27 ottobre al 2 novembre si registrano 29.841 nuovi casi di Covid contro i 25.585 registrati nella settimana precedente.
Il dato più preoccupante (ma non ancora allarmante) è rappresentato dall’aumento dei ricoveri in area medica e soprattutto in terapia intensiva. I ricoveri in area medica aumentano di 388 unità, mentre quelli in terapia intensiva aumentano di 44 unità. A livello nazionale il tasso di occupazione degli ospedali resta comunque largamente al di sotto della soglia critica. Non solo. Nessuna Regione nel periodo di tempo considerato supera la soglia del 15% per quanto riguarda i ricoveri in area medica o la soglia del 10% per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva. Il dato di fatto anticipa, salvo clamorosi colpi di scena, i colori delle Regioni dall’8 novembre: non sono previste variazioni, quindi tutto il Paese resterà in zona Bianca.
Restano invece stabili i decessi, 257 contro i 249 della settimana precedente.
L’andamento della campagna di vaccinazione in Italia
Non sono positive le notizie legate alla campagna di vaccinazione. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva un nuovo calo del numero dei nuovi vaccinati. Nel monitoraggio indipendente si parla di un vero e proprio crollo per quanto riguarda la somministrazione delle prime dosi. E proprio questo dato, ben noto al governo, starebbe spingendo l’esecutivo a prendere in considerazione l’ipotesi di rendere obbligatoria la vaccinazione almeno per alcune categorie, come ad esempio gli over 50 e gli over 60.